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Sarteano: come arrivare, dove alloggiare...

 

 

Le Avventure di Pinocchio

 

MARTEDI 26 FEBBRAIO 2002

ORE 10,30

TEATRO COMUNALE DEGLI ARRISCHIANTI

SARTEANO (SI)

GiulioCasati  Geppetto
Laura Spinelli  Pinocchio
EnricoSpinelli  Mangiafoco
Animatori dei burattini Laura Spinelli, Giulio Casati, Gerardo Spinelli.
Animazione delle ombre Beatrice Carlucci, Enrico Spinelli

Progettata e mai realizzata da Laura Poli, questa versione integrale di Pinocchio è stata finalmente messa in scena dai Pupi di Stac (con la preziosa collaborazione del Teatrombrìa) grazie al contributo della Provincia di Firenze (Assessorato alla Cultura) e del Ministero Beni e Attività Culturali (Dipartimento dello Spettacolo). L'impianto scenico, di grande impatto, prevede l'uso di tre baracche di burattini, due schermi per ombre e di scenografie su palco. Fedeli al testo originale se ne è mantenuta la struttura narrativa ad episodi rappresentandoli ora con i burattini, ora con le ombre. Fanno da collante nel primo atto la patetica figura di Geppetto (in carne ed ossa) e nel secondo un Pinocchio sempre più impelagato nelle onde del Mare. Il finale, in cui si è voluta mantenere seppure alleggerita la lezione morale del Collodi, riserva una piccola sorpresa!
La riduzione del grande capolavoro, una lunga favola ad episodi con innumerevoli personaggi ed un protagonista sempre presente, ha comportato un notevole lavoro di adattamento teatrale ed un gran numero di scelte stilistiche, tecniche ed espressive. Per quanto riguarda i contenuti, invece, si è rimasti il più possibile legati allo spirito dell'Opera realizzando oltretutto una versione quasi integrale. L'uso di varie tecniche del teatro di figura dà ritmo e vivacità alla narrazione e consente l'avvicendarsi di luoghi e situazioni diverse. I pupazzi e i burattini sono pensati in prevendita con lo stile dei Pupi di Stac (figura intera e animazione su palcoscenico) e ripropongono comunque un'iconografia classica dei personaggi più famosi. Le ombre e le sagome, con sottofondo quasi "radiofonico", risolvono le scene più suggestive (la fuga in paese, il pescatore verde, il pescecane) con un tocco di emozione. Un attore in carne ed ossa interpreta la figura del babbo, falegname e burattinaio (nel quale un po' ci identifichiamo come creatori di figure animate) scambiandosi in alcuni episodi con un sosia burattino; il personaggio di Geppetto, bonario e un po' patetico, è protagonista all'inizio dello spettacolo e torna poi alla fine come oggetto della gratitudine del figlio ed è lui stesso a chiudere la scena assieme al bimbo "vero". Anche Mangiafoco (anch'esso incarnato da un attore, seppure prigioniero della baracca di burattini), in versione burbera e minacciosa, ma generosa e protettiva, svolge un ruolo di tipo paterno, come lo stesso Grillo Parlante (un pupazzo luminoso), moralista fino a diventare fastidioso, insieme a molti personaggi minori, quasi tutti animali parlanti, che si prendono la briga di ammonire e consigliare Pinocchio per il suo bene. La Fata Turchina è rappresentata, in prevendita con l'Opera, in una mutevole complessità di aspetti: sorellina, donna misteriosa, buona madre o nume tutelare. Un'ultima curiosità: sono stati costruiti cinque Pinocchi. Quello ancora prigioniero del pezzo di tronco, quello tutto di legno con gli snodi, quello vestito di carta fiorita, un Pinocchietto nuotatore nel mare e infine un burattino... a cui si allunga il naso!

Adattamento e musiche Enrico Spinelli
Scene e burattini Roberta Socci
Ombre e sagome Teatrombrìa
Tecniche Miste: burattini con le gambe, pupazzi, ombre ed attori.
Durata 90 minuti in due atti.
Fascia d'età dai 6 anni in su.

Pupi di Stac

 

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I Tre Doni del Vento Tramontano

 MARTEDI 26 FEBBRAIO 2002

ORE 14,30

TEATRO COMUNALE DEGLI ARRISCHIANTI

SARTEANO (SI)

Ricerche e testo Laura Poli

Scene Massimo Mattioli

Burattini originali Carlo Staccioli

Musiche Enrico Spinelli

I tre doni magici sono un motivo ricorrente nella fiabistica popolare o d'autore, così come sono tre le prove da superare, le reginotte da marito, le mele d'oro, i fratelli che si contendono il trono e così via. TRE è il numero perfetto che ricorre nella leggenda e nel mito. Questi tre doni sono fatti dal Vento Tramontano, qui a rappresentare le divinità della natura, che donano e tolgono, provvedono e infieriscono su chi in loro confida e di loro vive. Ma il vento che soffia sui campi di questi contadini toscani e sulla nidiata dei loro figlioletti, è un vento in fondo bonario che fa soltanto il suo dovere. I veri antagonisti sono gli avidi e i prepotenti che, con la dialettica e l'inganno, riescono a defraudare i poveretti dei doni soprannaturali che la natura offre loro.

Beppe e Rosa, mezzadri toscani, non hanno più provviste per sfamare la numerosa prole; è inverno e il Vento Tramontano ha distrutto quel poco di verdure che rimanevano nell'orto. Il contadino, incoraggiato dal pubblico, decide di andare verso la montagna in cerca del Tramontano per far valere le sue ragioni. Impietositi per la sorte di quei poveretti il Vento e la vecchia madre, la Tramontana, regalano a Beppe una tovaglia magica che fa apparire ogni sorta di vivande prelibate. I poveretti sono finalmente felici, ma il padrone del podere, avido e prepotente, incarica il suo losco cognato di rubare il dono. Rosa, disperata, va a sua volta dal Vento: il secondo regalo del buon vecchio Tramontano è un sacchetto che dà monete d'oro. Questa volta è la padrona che, arrogante più del marito, finisce per impossessarsi del regalo magico, sottraendolo alla piccola Violina. La bambina trova, con l'aiuto del pubblico, la forza per recarsi dal Vento. Il terzo ed ultimo dono offre a Beppe la possibilità di fare giustizia: i cattivi saranno bastonati per l'irrinunciabile lieto fine.

  Scheda tecnica: Burattini di legno (ventrali, con le gambe); Recitazione dal vivo, musiche di scena. Durata 65'

Fonti: V.Imbriani; G.Nerucci: "La scatola che bastona" (Firenze 1871; 1891) G.Pitré: "La Tramontana", "La fava" (Torino 1907); Comparetti (in Novelline popolari italiane): "Geppone"; Calvino (in Fiabe italiane): "Il regalo del Vento Tramontano".

 

Storia della Compagnia

Fu creata da Carlo Staccioli (1915-1971), a Firenze nel 1946. Affiancato dapprima da molti validi collaboratori, fra cui lo stesso Paolo Poli, "Stac" realizzò con Laura Poli, in compagnia dal 1958, un sodalizio artistico che affinò una linea teatrale inconfondibile. Alla morte del fondatore, Laura Poli coadiuvata dal figlio Enrico proseguì l’attività basando il proprio teatro sulla ricerca, raccolta ed elaborazione di antiche fiabe popolari toscane, molte delle quali tuttora in repertorio. Oggi i Pupi di Stac, condotti da Enrico Spinelli, contano sul contributo degli attori e animatori Laura Spinelli, Cinzia Ghelli, Beatrice Carlucci; Enrico Spinelli, Giulio Casati, Gerardo Spinelli.

Mantenendo inalterata la linea teatrale, i Pupi di Stac hanno recentemente consolidato la propria presenza nel Teatro di Figura italiano, partecipando con regolarità e successo alle maggiori rassegne del settore e animando a Firenze una nutrita Stagione invernale articolata su varie sale teatrali; in Toscana promuovono Festival a Firenze e Montevarchi, rassegne a Reggello e Tavarnelle; per il mercato europeo hanno realizzato le versioni francesi, spagnole ed inglesi dei maggiori successi, rappresentandoli con immutata efficacia e vivacità.

Partecipazioni ai Festival Internazionali di: Charleville Mézières, Bagnères de Bigorre, Mirepoix, Billere, Cannes, Nizza, Bastia, Toulouse (Francia) Botosani (Romania) Bilbao, Siviglia, Segovia, Lleida, Burgos, Valladolid, Zamora e Tolosa (Spagna) Liegi, Verviers (Belgio) Melide, Bellinzona, Stabio, Mendrisio (Svizzera) Praga (Rep. Ceca) 1974 Partecipazione alla rassegna "Burattini e marionette italiani" RAIUNO. 1977 Per 10 anni realizzano più di 600 puntate radiofoniche RAI fra cui un Pinocchio sceneggiato in 13 puntate. 1986 I Premio al Festival Nazionale di Padova 1988 Diploma Campogalliani alla carriera a Laura Poli 1991 Diploma UNIMA alla carriera 1992 Premio "Silvano d’Argento" Premio "Luna d’Argento" alla carriera, al Festival La Luna è Azzurra 1998 Premio migliore attrice (Praga) a Cinzia Ghelli; Premio "Silvano d’Oro" per Cappuccetto Rosso; Riconoscimento ministeriale quale Teatro di Figura di Rilevanza Nazionale. 1999 Premio "Sirena d’Oro" a Enrico Spinelli al XXV Festival Internazionale di Cervia. 2000 Partecipazione a Festival e Rassegne: Liegi, Verviers, Mentone, Nizza 2001 Tournée in Corsica per il Consolato d'Italia, Festival mondiale di Praga. Premi del pubblico e della critica al Festival Luglio Bambino per "Il Drago dalle Sette Teste"

La scheda dell'associazione

Nuova Accademia degli Arrischianti

Via della Villa snc - 53047 Sarteano (Siena)